22.10.09

Vita lessa di una figa lessa.

2 operai in ufficio per aggiustare finestre e porte.
Nel mio ufficio c'è da sistemare le finestre perché da quando le hanno tinteggiate non si aprono più. Le avranno tinteggiate con il silicone... mah.
Comunque l'operaio 1, un uomo sulla cinquantina, con una pancia stile "La vita secondo Jim", un marcato accento meridionale e delle salsicce al posto delle dita, inizia a tirare la finestra nel tentativo di aprirla.
Dopo un paio di bestemmie ci riesce (il potere della bestemmia aiuta sempre, non ho mai capito come).
Prova a sfilarla per aggiustarla, non ci riesce... a quel punto sento che borbotta qualcosa ma il suo accento mi impedisce di capirlo già quando parla a volume medio, figuriamoci quando parla a voce bassa... mi giro e gli chiedo "Come scusi?" e lui mi dice: "Questo bisogna farlo in due...".
Io guardo la finestra, guardo lui e gli chiedo se posso aiutarlo pur sapendo che non sarei riuscito minimamente...
Lui mi guarda, sfoggia un sorriso di circostanza e mi dice di non preoccuparmi...
Per la serie "ma dove vuoi andare..."
Urla qualcosa che non capisco e arriva l'operaio 2. In effetti è il doppio di me.
Mentre aggiustano la finestra mi parlano, non capisco. Sorrido barra rido a caso.
Finestre aggiustate, ma mi tocca tenerle aperte per almeno 3 ore in modo che la vernice asciughi.
Di sicuro il mio naso smocciolante non farà i salti di gioia...

Morale della storia: C'è chi nasce per i lavori manuali e chi, come me, nasce figa lessa... e figa lessa rimane.

xoxo

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